cristina
- 23/06/2012 23:51:00
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Mi rimane difficile questo pensiero, perché se noi siamo "nel" linguaggio, contenuti nella sua struttura "originaria", avremmo bisogno di uno specchio esterno per poterci guardare, oppure dovremmo uscire per così dire fuori dal linguaggio e poi guardarci dal di fuori. Ma non è possibile. Allora penso, aiutata da Severino, che il linguaggio è "nel" Destino della Verità, ma non è la Verità. E tutto quello che accade è linguaggio, fino a un possibile disvelamento della Verità. (come, non so!!!) Grazie per linteressantissimo spunto.
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pietromenditto
- 16/06/2012 11:07:00
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Io la penso diversamente. Un’anima può essere incapace di leggere caratteri pur impressi su di sé, come appartenenti a una lingua sconosciuta. Non è detto che il nostro linguaggio non sia verità, è più probabile che lo sia e che noi non sempre siamo in grado di comprenderlo.
Un caro saluto.
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