:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Giulia Archer
Paul Auster filosofo

Sei nella sezione Commenti
 

 cristina - 23/06/2012 23:51:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

Mi rimane difficile questo pensiero, perché se noi siamo "nel" linguaggio, contenuti nella sua struttura "originaria", avremmo bisogno di uno specchio esterno per poterci guardare, oppure dovremmo uscire per così dire fuori dal linguaggio e poi guardarci dal di fuori. Ma non è possibile. Allora penso, aiutata da Severino, che il linguaggio è "nel" Destino della Verità, ma non è la Verità. E tutto quello che accade è linguaggio, fino a un possibile disvelamento della Verità. (come, non so!!!)
Grazie per l’interessantissimo spunto.

 pietromenditto - 16/06/2012 11:07:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Io la penso diversamente. Un’anima può essere incapace di leggere caratteri pur impressi su di sé, come appartenenti a una lingua sconosciuta. Non è detto che il nostro linguaggio non sia verità, è più probabile che lo sia e che noi non sempre siamo in grado di comprenderlo.

Un caro saluto.

 Loredana Savelli - 15/06/2012 16:32:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Molto interessante!